Mobility management aziendale

Il mobility management aziendale si occupa di tutti i flussi di traffico creati da un’azienda. La figura più importante per un’azienda è il suo “mobility manager”. Questa figura è stata introdotta già nel 1998 dal “Decreto Ronchi” e ha ottenuto maggiore importanza grazie al “Decreto rilancio” del 2020.

In Alto Adige è d’obbligo per le aziende e le pubbliche amministrazioni con più di 100 collaboratori e con sede a Bolzano di nominare un mobility manager e di elaborare entro il 31 dicembre di ogni anno un cosiddetto “Piano spostamenti casa e lavoro – PSCL”, da inviare al Comune (Decreto inerministeriale del 12/05/2021, n.179). Questo documento, che deve essere redatto ogni anno, è volto a ridurre il trasporto privato motorizzato con misure adeguate e a rendere i flussi di traffico dei collaboratori più sostenibili ed efficienti: qui devono essere definite le misure da attuare nell’azienda.

Per la creazione di questo documento sono state pubblicate apposite linee guida; vi sono linee guida anche per definire il lavoro del mobility manager.

I compiti principali del mobility manager sono:

  • Promuovere l’attuazione di misure per organizzare e gestire la mobilità di collaboratori, clienti e fornitori.
  • Preparazione del PSCL e controllo della sua attuazione
  • Adattamenti del PSCL in base alle indicazioni ricevute dal Comune competente con il supporto del mobility manager d’area.
  • Iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile.
  • Mantenere le relazioni con le istituzioni pubbliche e private e sostenere il mobility manager d’area.

Il mobility manager d’area è nominato dal Comune di Bolzano ed è la persona di riferimento per tutti i mobility manager delle aziende.

Cosa può fare la mia azienda?

Nella gestione della mobilità aziendale non esiste una soluzione standard per tutti. A seconda dell’azienda e della sua ubicazione, sono possibili o necessarie diverse misure. Per poter sceglierle al meglio è necessaria un’analisi dell’ubicazione dell’azienda e un sondaggio tra i dipendenti.

Ecco alcuni esempi di misure che si possono implementare:

  • Sensibilizzazione: workshop, pacchetti informativi, partecipazione a “L’Alto Adige pedala
  • Evitare il traffico: scelta dell’ubicazione della sede aziendale, home office, scelta di fornitori locali
  • Mobilità a piedi: migliorare i percorsi pedonali, premio per collaboratori che vanno al lavoro a piedi
  • Promuovere la mobilità ciclistica: posteggi bici migliori, docce e spogliatoio, stazione di servizio per bici
  • Trasporto pubblico: adeguare gli orari di lavoro agli orari del trasporto pubblico, servizio shuttle, presa in carico da parte dell’azienda dei costi dell’AltoAdige Pass (vedi interpello all'Agenzia delle Entrate o riassunto)
  • Auto: gestione dei parcheggi, corsi per ottimizzare il consumo di carburante, carpooling
  • Parco auto: prendere in considerazione veicoli elettrici, biciclette e Carsharing (vedi interpello all'Agenzia delle Entrate qui e qui, o riassunto)
  • Viaggi di lavoro: regolamentazione dei viaggi di lavoro con preferenza per i mezzi di trasporto ecologici
  • Consegne: preferenza per veicoli elettrici, cargo bike e cargo hub.

Know-how

Il mobility manager non deve essere nominato per forza all'interno dell'azienda, ma c'è la possibilità di dare l'incarico a una ditta esterna. In Alto Adige ne abbiamo alcune:

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Linee guida

07.10.2021 − Mobility management