07.07.2020 - News | Mobilità elettrica
07.07.2020 - Capire la mobilità elettrica con il progetto MOBSTER
L’indagine rivela che il mezzo di trasporto maggiormente utilizzato durante la settimana è l’auto privata (68% del campione), ma il 57% degli intervistati dichiara di muoversi anche a piedi nell’arco della giornata. L’88% delle persone che usano l’auto per spostarsi nei giorni feriali afferma di utilizzarla per meno di un’ora al giorno. 5 intervistati su 10 non trascorrono più di 30 minuti in viaggio.
La quasi totalità (93 %) del campione intervistato dichiara di avere almeno un’automobile, e di questi una quota pari al 22 % ne possiede due. La maggior parte di questo parco auto è composto da auto alimentate a benzina e diesel. Molto più bassa la penetrazione di auto ibride (3 %) e delle auto elettriche o plug-in, che insieme rappresentano lo 0,5 %.
Tra le cause che hanno spinto gli intervistati a preferire autoveicoli alimentati a benzina o diesel rispetto a veicoli elettrici ci sono il prezzo e la difficoltà nel caricare le batterie. Allargando l’orizzonte ai prossimi 10 anni, solo il 5 % delle persone che hanno risposto al questionario dichiara che acquisterebbe un veicolo elettrico o plug-in con certezza, ma un ulteriore 32 % si dice propenso a farlo. Mettendo a confronto le tre regioni oggetto di studio non emergono grandi differenze nella propensione all’acquisto, mentre si nota una maggiore disposizione tra gli intervistati più giovani (51 % dei rispondenti tra i 18 e i 50 anni rispetto al 12 % degli over 65).
Silvia Tomasi, ricercatrice di Eurac Research, sottolinea che uno degli aspetti chiave per la diffusione delle auto elettriche è la presenza e la visibilità sul territorio di colonnine di ricarica.
Con le informazioni raccolte è stato creato un modello statistico per valutare la propensione al cambiamento, cioè la tendenza ad acquistare un’auto elettrica nei prossimi 10 anni. L’età, il livello di istruzione e la presenza di infrastrutture di ricarica nel territorio sono i fattori più determinanti.
Il progetto ha appena lanciato un nuovo questionario, questa volta dedicato ai turisti che hanno visitato almeno una delle tre aree pilota.